Medicina Integrata
Omeopatia
Fitoterapia
La Medicina Integrata prevede una gestione olistica complessiva del paziente rispettando la sua individualità ed il binomio mente-corpo, attraverso l’utilizzo integrato di omeopatia e/o fitoterapia.
L’Omeopatia è una medicina non convenzionale fondata nella prima metà del diciannovesimo secolo dal medico tedesco Samuel Hahnemann, il quale elaborò un metodo di preparazione dei rimedi omeopatici basato sulla diluizione.
La parola omeopatia deriva dal greco homoios, simile, e pathos, malattia.
Alla base della medicina omeopatica sta infatti la legge di similitudine, similia similibus curentur, concetto già espresso da Ippocrate molti secoli prima e da Paracelso, poi sperimentato direttamente da Hahnemann. Secondo questo principio, una sostanza assunta a dosi ponderali può provocare in un individuo sano sintomi e segni patologici, mentre la stessa sostanza somministrata in dosi infinitesimali, può guarire una persona malata con gli stessi sintomi. . Per il medico omeopata curare significa dunque confrontare i sintomi riferiti dal malato con i sintomi indotti dalle sostanze sperimentate e somministrare al paziente quel rimedio che nel soggetto sano provoca una sindrome similesecondo l’omeopatia vi è perciò un parallelismo di azione tra il potere tossicologico e il potere terapeutico di una sostanza. L’omeopata ravvisa nella patologia il risultato dell’interazione tra una causa scatenante (ambientale, chimica, psichica o fisica), il corredo genetico e la capacità reattiva dell’individuo.
La Fitoterapia dal greco phytón (pianta) e therapéia (cura) consiste nell’utilizzo di erbe e piante o estratti di piante per la cura di malattie o per il generico mantenimento dello stato di benessere psicofisico. Il termine fitoterapia compare per la prima volta nel trattato di Lineamenti di fitoterapia del medico francese Henri Leclerc (1870-1955). Data l’antichità di questa pratica, che con tutta probabilità rappresenta il primo esempio di pratica terapeutica umana, e data la sua generalizzata distribuzione geografica, è impossibile dare una descrizione di essa in termini di un sistema terapeutico specifico (come ad esempio è possibile fare per l’omeopatia). L’utilizzo terapeutico delle piante si ritrova in tutti i sistemi terapeutici umani, da quelli più antichi e basati su osservazione ed empirismo, a quelli più sofisticati e con livelli di complessità teorica elevata, fino alla moderna biomedicina.
Tra i più noti principi attivi derivati da piante vi sono i fenoli semplici, i polifenoli, tannini e flavonoidi, i glicosidi, i terpeni, terpenoidi e saponine, gli olii essenziali e le resine, gli alcaloidi.
La medicina popolare si serve di rimedi fitoterapici da tempi immemorabili, sfruttandone le attività ormonoregolatrici, battericide, antimicrobiche e virostatiche, antinfiammatorie, lassative, antiossidanti, protettive del sistema nervoso centrale e periferico.